Novak Djokovic: “Se mi manchi di rispetto, ti rispondo”
Novak Djokovic ha un messaggio chiaro per i suoi avversari: se mancano di rispetto, sentiranno la sua risposta. Dopo aver sconfitto Ben Shelton con il punteggio di 6-3, 6-2, 7-6(4) e raggiunto così la sua decima finale degli US Open lo scorso settembre, Djokovic ha concluso la partita imitando la celebre esultanza telefonica del giovane americano di 20 anni. In un’intervista con il giornale francese L’Equipe, il numero uno del mondo ha spiegato che quella semifinale era molto personale e la sua motivazione era semplice: se lo manchi di rispetto, lui reagisce.
“È stata una reazione nei confronti di lui, che non si è comportato correttamente, con rispetto, in campo e prima della partita”, ha dichiarato Djokovic a L’Equipe. “Se qualcuno si mette nella zona antisportiva, io reagisco”.
Shelton ha sorriso alla provocazione di Djokovic nella conferenza stampa post-partita, dicendo che “l’imitazione è la forma più sincera di adulazione”. “Non l’ho vista fino dopo la partita”, ha detto Shelton. “Non mi piace quando sono sui social media e vedo le persone dirmi come posso festeggiare o non posso festeggiare. Penso che se vinci la partita, meriti di fare quello che vuoi. Da bambino ho sempre imparato che l’imitazione è la forma più sincera di adulazione, quindi è tutto quello che ho da dire a riguardo”.
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