Gioco di recente diffusione, il padel ha permesso negli ultimi due anni di praticare attività sportiva non esclusivamente individuale. Come tutti gli sport ha delle regole e i risultati sono spesso dati da una strategia di gioco vincente. Purtroppo, però, il fatto che sia un’attività che possa essere organizzata a mo’ di torneo, e che preveda appunto una strategia, ha creato non pochi “misunderstanding” sul suo utilizzo.
Trattiamo oggi nello specifico il fenomeno del “Padel – Team Building”.
Sono sempre più frequenti le richieste di manager di aziende alla ricerca di un’attività da poter far svolgere ai propri dipendenti per restaurare quel senso di appartenenza all’azienda tanto perso durante questi anni di pandemia, e per creare dei legami al di fuori dell’ambiente lavorativo.
Cena aziendale? Troppo poco stimolante. Qualcuno un po’ più brillo movimenterà la serata, ma comunque non ci sarà comunicazione tra chi è seduto a un capo del tavolo e chi all’altro. E cominceranno a fioccare le scuse dei bambini a casa e dei tanti chilometri da percorrere, fino a che la cena non si concluderà in un mezzo fiasco.
Torneo di calcetto? Non c’è distanziamento! E la maggior parte delle donne dell’azienda che non amano praticarlo? Per non parlare del fatto che non tutti sono allenati, e si corre il rischio di infortuni o di insoddisfazioni per i ruoli a cui si è stati assegnati.
Ecco la soluzione! Così come lo è stato per “sfuggire” alle restrizioni da Covid-19, il padel sarà la risposta a tutte le esigenze.
E invece no.
Due giocatori contro altri due all’interno di un campo i cui muri delimitanti (composti da vetri e grate) fanno parte dell’area di gioco stessa.
Se l’obiettivo è quello di intrattenere i propri dipendenti ed avere un momento di svago, la scelta non è neanche troppo sbagliata. Ma se si sta cercando un’attività per fare un team building, è bene che andiamo a specificare perché il torneo di padel, non lo è.
Per farlo facciamo riferimento alle ampie conoscenze della Made in Team, società leder nel settore degli eventi aziendali e dei team building, che opera in tutto il territorio nazionale.
Andiamo innanzitutto ad analizzare cos’è un team building: un’attività creata e strutturata per creare una crescita del team ai fini del benessere aziendale. Dunque, in che modo un team può subire una crescita produttiva attraverso un’attività?
I team building proposti dalla Made in Team sono sì di impronta ludica, ma sempre ideati, gestiti e valutati da team trainer professionisti e formatori. Infatti, un’attività di team building di 4-5 ore ben strutturata è spesso più utile di un’intera giornata di meeting formativi.
Le persone vengono stimolate attraverso giochi che richiedono la compartecipazione di tutti i membri del team, lo scambio di conoscenze e l’impiego delle proprie differenti competenze; questa fusione genera competizione tra i team e orientamento al risultato molto più di una giornata di formazione classica, e sicuramente in maniera più efficace di una semplice partita di padel.
Tutto questo può essere poi riportato sul piano aziendale dai formatori e/o psicologi che la Made in Team mette a disposizione: molteplici figure professionali il cui lavoro è studiare e applicare metodologie che permettano ai partecipanti di migliorare davvero la propria capacità di lavorare in gruppo.
Con le dovute tecniche, e gestiti da esperti team trainer che possono intervenire se il team – sotto pressione – entra in area di stress, i veri team building potranno essere una metafora di lavoro di gruppo diventando quindi parte integrante di un processo d’apprendimento e di crescita per tutti i collaboratori.
Ciò che lo staff della Made In Team propone con esperienze sportive per gruppi aziendali è scalfire uno dei principali problemi che si riscontrano ancora oggi nella stragrande maggioranza delle aziende: la naturale propensione verso la ricerca della colpevolezza, l’accusare l’altro di non fare o sbagliare qualcosa, senza fare niente per proporre possibili soluzioni o alternative in modo da minimizzare il problema e al contempo offrire uno spunto di crescita.
Quello che accade in una partita (figuriamoci in un torneo) di padel o calcetto o qualsiasi altra attività sportiva è esattamente questo; un innescarsi inevitabile di questa tipologia di meccanismi interpersonali per i quali si attiva una ricerca del colpevole che ha impedito la vittoria. Insomma una competizione sterile che di certo non stimola la crescita del gruppo.
Utilizzare quindi l’attività sportiva per ottenere un vantaggio dal punto di vista delle performance dei propri dipendenti non è una mossa saggia. Sicuramente si creerà una giornata di svago, ma di certo non una formativa in quanto il torneo di padel o simili non garantisce l’attivazione delle dinamiche di cambiamento e miglioramento del gruppo proprie invece delle suddette attività di team building aziendale.
È possibile dunque creare delle attività ludiche e ricreative, ma che al contempo siano funzionali per il bene aziendale. Contatta un esperto della Made in Team al numero verde gratuito 800984765 e fatti consigliare il team building più adatto alle tue esigenze.