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Indian Wells – Azzurri più in scuro che in chiaro.

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Indian Wells – Azzurri più in scuro che in chiaro.

Nell’attesa notte italiana arrivano dal tabellone maschile poche gioie. Anzi ne arriva solo una. E’ quella di Jannik Sinner che batte agevolmente con un doppio 6-3 il serbo Laslo Djere. Dopo un piccolo spavento iniziale in cui l’altoatesino ha dovuto annullare due palle break nel primo gioco, il set per lui è andato abbasta liscio arrivando in poco tempo sul 5-1. Il serbo prova a rientrare recuperando un break di vantaggio, riuscendo ad essere poi molto solido nel servizio, ma sul 5-3 si deve arrendere. E’ il servizio che funzionando anche nel secondo set, permette a Djere di rimanere a pari ma è costretto a cedere nella seconda palla break del set e far andare in vantaggio l’italiano. Sul 5-3 Sinner forza e si porta a casa l’altro break e la partita.

La prima nota negativa è Fabio Fognini costretto ad arrendersi alla febbre. Il Georgiano Nikoloz Basilashvili avanza senza giocare

Male Lorenzo Sonego, il torinese mai in partita contro il transalpino Benjamin Bonzi perdendo per 6-3, 6-4 in un’ora e quaranta minuti di gioco e sarà lui ad affrontare Jannik Sinner nei sedicesimi. Nel primo set ha regnato un sostanziale equilibrio fino all’ottavo gioco, quando il servizio di Lorenzo non è stato più efficace. Sotto 15-40 il torinese è capitolato regalando il break all’avversario.
Nel secondo parziale Sonego cede subito la battuta dopo un primo game interminabile che l’ha visto cotratto ad annullare cinque break point, L’azzurro dà l’impressione di non disunirsi essendo in grado di trovare il controbreak sul 3-3 dopo aver rischiato di finire sotto 0-3. Bonzi però strappa subito la battuta a Sonego, allunga sul 5-3 e poi chiude 6-4 dopo 63 minuti.

Ko anche Lorenzo Musetti. Nulla ha potuto contro la potenza di Reilly Opelka. Il gigante americano ha sfruttato le proprie armi, sul campo a lui congeniale, con un servizio-dritto a tenere metri fuori dal campo Musetti, costringendo l’azzurro a una partita difensivamente impossibile. Non è durata molto la resistenza di Musetti: un’ora e sei minuti, con un 6-1, 6-4 a favore di Opelka semplicemente impietoso.