L’opinione di Lleyton Hewitt sulla situazione attuale della Coppa Davis
Il capitano della squadra australiana di Coppa Davis, Lleyton Hewitt, ha dichiarato che la competizione è stata compromessa da tre gravi errori. Hewitt, che ha guidato l’Australia verso la sua seconda finale consecutiva di Coppa Davis lo scorso weekend, ha evidenziato tre cambiamenti frustranti che secondo lui hanno minato il cuore della Coppa Davis.
Il primo punto riguarda l’eliminazione delle partite in casa e in trasferta, che ha ridotto l’elettricità e la passione dei tifosi che la Coppa Davis ha sempre suscitato nel corso degli anni.
Il secondo punto riguarda la riduzione delle partite da cinque set a tre set, che ha tolto parte della drammaticità che caratterizzava la Coppa Davis.
Infine, la decisione di disputare le finali della Coppa Davis su un campo duro a Malaga, in Spagna, ha eliminato la sfida di giocare su superfici diverse in condizioni differenti, creando delle condizioni uniformi che hanno cancellato la varietà per cui la Coppa Davis era famosa.
Hewitt ha dichiarato che Malaga ha organizzato un grande evento rispetto al formato che aveva a disposizione, ma ha sottolineato che non è l’ideale. Il capitano australiano è stufo di giocare su un solo tipo di superficie e ritiene che la Coppa Davis debba essere giocata su terra battuta, erba e all’aperto, con tutte le diverse condizioni che ne derivano.
Hewitt, membro delle squadre australiane vincitrici della Coppa Davis nel 1999 e nel 2003, è stato un critico acceso dei cambiamenti apportati alla competizione negli ultimi anni. Nonostante ciò, rimane un sostenitore appassionato della Coppa Davis e sostiene il ritorno alle partite in casa e in trasferta e l’utilizzo di superfici diverse per le finali.
“I miei ricordi più belli sono legati alle semifinali o alle finali di Coppa Davis, con gli stadi pieni di persone, che fosse in Australia o all’estero. L’atmosfera era incredibile”, ha dichiarato Hewitt.
Foto: Mark Peterson/Corleve