Le tante certezze di inizio torneo nel tabellone femminile si sono piano piano sgretolate nel corso delle varie giornate.
L’ultima certezza a sgretolarsi è stata la numero 2 Aryna Sabalenka, sconfitta dalla 19enne canadese Leylah Fernandez.
Nel match è la Sabalenka che parte a tutta con servizi e dritti efficienti portandosi in vantaggio per 4-1. La Fernandez dimostra però di essere molto matura, tranquilla e, dopo aver recuperato il break di svantaggio, porta la favorita al tie-break vincendolo 7-3.
Secondo set che inizia in discesa per la Sabalenka che strappa il servizio tenendo a 0 la Fernandez. La canadese però si dimostra più tranquilla e con più varietà di gioco trovando il pareggio già nel 4° gioco. La Sabalenka però ha sempre la forza dalla sua e riesce a sfruttare l’ultima di 2 palle break nel 9° gioco aggiudicandosi poi il set 6-4
Nel terzo set si legge la tensione da entrambe le parti. La bielorussa è una tigre, urla, attacca, chiede incitamento del pubblico mentre la canadese difende, rimane silenziosa, gestisce diversamente. Ed è lei questa volta a portarsi in vantaggio nel 6 gioco. Vantaggio perso subito nonostante l’annullamento di 3 palle break. E’ nel 9° gioco che c’è l’ultimo sussulto. La Fernandez vince il game tenendo la battuta a 15 e portandosi sul 5-4. Nel game successivo la Sabalenka, forse sentendo la pressione, crolla malamente. Sbaglia il rovescio, 2 doppi falli e un dritto che spara via danno la vittoria meritata alla giovane 19enne 4-6.
Percorso da sogno, quello della nativa di Montreal da padre ecuadoregno e madre filippina, che aggiunge alla “collezione” un’altra vittima eccellente dopo Naomi Osaka, Angelique Kerber ed Elina Svitolina. Ed ora? ed ora godiamocela in finale perché siamo convinti che questa ragazza non sarà un fuoco di paglai
