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Scopri il segreto per risolvere il problema degli incontri che finiscono tardi!

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I fan‍ australiani sono esplosi in un boato di suoni quando l’eroe di casa Alex de Minaur si è scontrato con Andrey‍ Rublev ‌per un drammatico⁣ quinto‍ set sulla Rod Laver ⁢Arena.

Un Rublev ‍spietato ha abbattuto le barriere, silenziato i fan e dato vita a una grande celebrazione tutta sua.

In un trend ‌che nessuno voleva vedere ripetersi dall’anno scorso, molti incontri a Melbourne nella ⁢prima settimana hanno‌ iniziato tardi la sera e/o finito ​molto, molto presto la mattina.

La ex campionessa degli Australian Open ‌Victoria Azarenka ha descritto ⁤al meglio la‍ situazione dicendo: “Se vogliamo essere onesti con noi ⁢stessi, cosa cercano le⁤ persone? Non cercano partite di cinque ore.” Ha aggiunto: “Non sono riuscita a guardarne nemmeno‌ una. È ⁤semplicemente troppo lungo”.

Vika​ ha ragione.

Nessuno, né i giocatori, né i‌ fan ⁢(beh, forse qualcuno che non​ ha niente di meglio da fare che guardare tennis tutto il giorno/notte), e nemmeno gli organizzatori vogliono che questo ​trend ‌continui.

Non fraintendetemi. Le partite tarda notte ⁣o prima mattina avevano ⁣un certo ⁤fascino un⁣ po’ di‍ tempo fa. Quante partite ⁣folli e intense⁤ finite ​prima dell’alba sulla leggendaria Grandstand del torneo degli US Open ricordate? Certamente ⁣anche altri tornei hanno avuto le loro ‍partite emozionanti che si sono ‍protratte oltre mezzanotte. Il problema è che ora, ‍queste⁣ partite non sono⁣ eccezioni, ma sempre più spesso diventano la norma.

Gli organizzatori degli ​Australian Open di quest’anno hanno ⁢aggiunto un giorno extra, probabilmente per fare soldi‍ con‍ la vendita dei ⁣biglietti, ma anche ⁢per ⁢aiutare con il problema delle ‍partite notturne.

Non ha funzionato.

Giovedì sera sono state disputate alcune delle partite ⁢notturne più⁢ lunghe degli ​ultimi tempi.⁢ Prima ⁣c’è stata la battaglia tra Elena Rybakina​ e Anna Blinkova, che ha visto il ​tie-break​ finale ⁣più lungo nella ‌storia dei tornei del Grande Slam. Ciò ha significato ‌che Daniil Medvedev‌ ed Emil Ruusuvori ‌non‌ sono ‍saliti in campo per il​ loro ‌incontro fino⁣ dopo le 23. Quel ⁤match è andato ⁢alla distanza – cinque set -⁤ con Medvedev che alla fine ha prevalso intorno alle 4 del mattino.

“Cosa è, le 3:40 ‍del mattino?” ‍ha scherzato ⁣Medvedev con coloro che sono rimasti sugli spalti dopo la⁣ partita, “Onestamente, ragazzi, io non sarei qui. Grazie per essere rimasti. Se fossi un tifoso di‍ tennis e venissi, sarei lì‌ all’una di notte, ‘Andiamo a casa, vediamo ⁤la ⁤fine della partita in TV’, guarderei trenta minuti e poi andrei a letto”.

Anche Andy Murray, che l’anno scorso ha⁣ giocato una partita a Melbourne che è andata oltre ‌le 4 del mattino, ha aggiunto i suoi commenti sull’argomento quest’anno dicendo: “È una‍ cosa molto ovvia che deve cambiare. Non⁣ ho sentito nessuno essere in disaccordo con questo”.

L’anno scorso, dopo aver sconfitto ‍Thanasi Kokkinakis molto presto ⁤al mattino, ‍Murray ha⁣ detto: “Non è ⁢benefico per i raccattapalle. Non è benefico per gli​ arbitri, gli ufficiali. Non penso che sia fantastico per i‍ tifosi. Non è buono ⁣per i giocatori. Ne parliamo sempre. Si parla di questo da anni. Quando inizi le partite notturne ‌tardi ⁣e‍ hai condizioni del​ genere, queste cose accadono”.

L’ATP e la WTA hanno recentemente annunciato un’iniziativa congiunta per⁢ la programmazione degli incontri, che‍ prevede di non far‌ disputare partite in campo dopo le 23 (a meno‍ che non sia approvato da un supervisore con il consenso della‍ direzione ATP/WTA). Tuttavia, questa iniziativa si applica ⁢solo ai tornei del ‍circuito, non ai tornei del Grande Slam.

Sfortunatamente, come dice il proverbio, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.​ Nessun organizzatore di tornei può controllare il tempo, gli atti ⁣di Dio o⁣ altri ritardi che fanno sì che le partite si⁢ accumulino peggio del traffico su un’autostrada di​ Los Angeles.

Mentre i circuiti, e probabilmente i tornei del Grande⁣ Slam, introducono‌ iniziative simili per arginare il flusso di queste partite tardive, potrebbero essere necessari cambiamenti più radicali.

Il gioco, soprattutto il⁤ modo in cui viene giocato, è cambiato così‌ tanto nel corso degli anni che‍ per ⁤mantenere i‍ giocatori in salute e intrattenere‍ i fan‌ con ⁢una capacità‍ di attenzione⁢ più breve, potrebbero essere ‍necessari ‍cambiamenti nel punteggio, nel ‌numero di set giocati nei⁣ tornei del Grande Slam e in altri formati.

Questo probabilmente non sarà gradito dai⁣ poteri forti ​e dai tradizionalisti, ma pensateci così: dove sarebbe il tennis oggi senza il tie-break,⁢ inventato da James Van Alen nel 1965?

Una volta ⁤considerato puro eresia, è ora una parte fondamentale del gioco a tutti i livelli.

Cambierà qualcosa in⁢ tempo quest’anno per aiutare⁤ a mantenere i giocatori in salute e i fan coinvolti? Solo⁤ il‍ tempo lo ⁤dirà.

Fonte ⁢foto: Getty Images

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