Djokovic e Nadal minacciano il boicottaggio dell’Open di Madrid dopo una decisione controversa
Un cambiamento audace ha quasi portato alla rinuncia di due leggende del tennis in uno dei tornei più importanti della stagione sul terra rossa.
L’Open di Madrid, istituito nel 2002, è inizialmente stato disputato su campi indoor in cemento fino a quando, nel 2009, non è stato spostato sulla tradizionale superficie arancione. La nuova sede del torneo è la Caja Magica, situata nella capitale spagnola, che ha sostituito l’Arena di Madrid. Nello stesso anno, il miliardario romeno Ion Tiriac è diventato il proprietario dell’evento.
Dopo solo tre anni dall’introduzione delle terre rosse, tiriac propose un design innovativo per i giocatori e gli spettatori: linee marcate su terra blu per migliorare la visibilità durante le trasmissioni televisive. Secondo le sue affermazioni all’epoca: “Il contrasto sarà almeno del 15% migliore rispetto al rosso”.
Il Controverso Passaggio alla Terra Blu
Nel 2012 sono stati confermati i campi in terra blu sia per le partite ATP che WTA dell’Open di Madrid; tuttavia, la scelta si rivelò impopolare tra i tennisti. A quattro mesi da una storica finale agli Australian Open vinta da Djokovic contro Nadal, entrambi i giocatori subirono clamorose eliminazioni nei turni iniziali sul nuovo tipo di superficie.
Nadal subì una sconfitta sorprendente al terzo turno contro Fernando Verdasco mentre Djokovic fu eliminato nei quarti dal connazionale janko Tipsarevic. Il malcontento per la nuova superficie era palpabile: Nadal espresse chiaramente il suo disappunto e accennò a un possibile boicottaggio se non fossero state apportate modifiche.
I Problemi della Superficie Blu
“Essere in grado di muoversi bene è fondamentale per me; se non posso farlo bene non riesco nemmeno a colpire la palla”, dichiarò Nadal. ”Se le cose non cambiano, questo potrebbe essere un torneo in meno nel mio calendario”.Anche Djokovic condivise sentimenti simili riguardo al campo blu: “Non c’è dubbio che ci siano differenze significative rispetto alla terra rossa”, lamentandosi anche delle difficoltà nell’affrontare quella superficie scivolosa.
La Reazione della Comunità Tennisistica
I forti commenti di Djokovic e Nadal provocarono una riflessione significativa all’interno della comunità tennistica e portarono rapidamente a un cambiamento: solo un mese dopo l’edizione del 2012 con campi blu, l’ATP annunciò che tali superfici non sarebbero state più consentite negli eventi futuri. L’allora presidente Brad Drewett sottolineò come fosse necessario garantire qualità e sicurezza ai tornei ATP World Tour Masters 1000.
Il Ritorno alla Tradizione
A seguito delle critiche ricevute dalla nuova superficie e grazie alle pressioni dei principali protagonisti come Djokovic e Nadal, nel 2013 tornò quindi l’arancione tradizionale sui campi madrileni. Quel anno fu decisivo per lo spagnolo che trionfò nuovamente davanti al proprio pubblico battendo Stan Wawrinka con un netto 6-2 6-4.
Dopo quell’esperienza tumultuosa sull’erba blu – dove Federer divenne l’unico vincitore maschile – sia Novak Djokovic sia Rafael Nadal continuarono a scrivere pagine storiche nella loro carriera sull’amata terra rossa madrilena.»