Rafael Nadal nominato ambasciatore della Federazione di Tennis Saudita
Rafael Nadal è stato nominato nuovo ambasciatore della Federazione di Tennis Saudita, ha annunciato l’organizzazione oggi. In questo nuovo ruolo, Nadal farà parte di un impegno a lungo termine per aiutare lo sport a crescere e ispirare una nuova generazione di atleti in Arabia Saudita, ha dichiarato la Federazione in una nota.
La visita in Arabia Saudita di Nadal, ex numero 1 del mondo, ha portato alla pianificazione di una Rafa Nadal Academy per il Regno. La Federazione di Tennis Saudita ha affermato che attualmente la nazione ospita 177 club di tennis, segnando un aumento del 150% rispetto al 2019.
Nadal ha condiviso la sua esperienza sulla sua visita recente in Arabia Saudita attraverso i social media, dicendo: “Ho visto interesse in entrambi gli aspetti e voglio far parte di questo ruolo di crescita dello sport del tennis in tutto il mondo. I ragazzi stanno guardando al futuro e ho visto che sono appassionati… voglio incoraggiarli a prendere una racchetta e godersi i benefici di uno stile di vita sano”.
L’annuncio segna l’ulteriore investimento dell’Arabia Saudita nel tennis, una mossa che ha creato controversie e diviso alcuni nel mondo del tennis. Iga Swiatek, numero 1 del mondo, ha dichiarato di non essere sicura di cosa pensare della nomina di Nadal come ambasciatore, dato il passato dell’Arabia Saudita sui diritti umani e le accuse di “sportswashing”. Ha dichiarato che spetta alle federazioni e agli organi di governo decidere se giocare o meno in Arabia Saudita.
Sostenitori dei legami sempre più stretti dell’Arabia Saudita con lo sport, tra cui Ons Jabeur, Billie Jean King e Jessica Pegula, sostengono che il tennis possa contribuire a creare un impatto culturale e sociale nel Medio Oriente, oltre a ricevere un supporto finanziario molto necessario.
I critici, tra cui John McEnroe, Daria Kasatkina e Chrissie Evert, si oppongono citando le violazioni dei diritti umani del Regno. L’investimento dell’Arabia Saudita nello sport è l’ultima avventura sportiva del Public Investment Fund, il fondo sovrano saudita, che critici chiamano “sport washing” – un tentativo di nascondere le violazioni dei diritti umani dell’Arabia Saudita e la connessione agli attacchi terroristici dell’11 settembre con investimenti sportivi di alto profilo.
Secondo quanto riportato, gli investitori sauditi hanno iniziato le trattative con IMG, che detiene sia il torneo di Madrid che quello di Miami, per acquistare i diritti dei tornei. C’è anche la possibilità che l’Arabia Saudita acquisisca un evento Masters 1000 e sposti il torneo nel Regno. L’Arabia Saudita avrebbe inoltre negoziato i diritti per le WTA Finals.
McEnroe, membro della Hall of Fame, ha dichiarato di essere sorpreso se i sauditi non acquistassero quei tornei. Ha affermato che, dati i milioni di dollari in gioco e il fatto che i sauditi abbiano già creato la LIV golf league nel 2021, l’aumento degli investimenti dell’Arabia Saudita nel tennis è praticamente inevitabile.
La foto è fornita dalla Federazione di Tennis Saudita.
