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ATP

Grazie di tutto JUAN MARTIN

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Del Potro
SportFair

GRAZIE DI TUTTO CARO JUAN MARTIN

Voglio iniziare cosi questo articolo-tributo al campione argentino che oggi in conferenza stampa ha lasciato tutti a bocca aperta annunciando il definitivo ritiro dopo il torneo di Buenos Aires per il persistente dolore al ginocchio già operato diverse volte.

Il Gigante Buono (uno dei suoi soprannomi), in lacrime ha spiegato la motivazione che lo ha portato ad alzare definitivamente bandiera bianca, ovvero il continuo dolore al ginocchio che non gli lascia scampo e lo costringe ad abbandonare la racchetta e pensare ad un futuro senza l’adrenalina dei tornei e del pubblico a supportarlo.

Giocatore amato da tutto il circuito, ma a quanto pare non altrettanto dalla dea bendata che negli anni ha deciso di voltargli le spalle e lo ha messo di fronte ad innumerevoli sfide e prove fisicamente ed emotivamente probanti fino al triste epilogo odierno; dotato di un fisico potente e fragile allo stesso tempo tra il 2014 e 2015 ha subito ben 3 operazioni al polso, che abbatterebbero qualunque tennista ma non Del Potro che ogni volta cade e si rialza sorprendendo tutti fino al 2018 dove il polso lascia posto al ginocchio che fa crack (rotula) per la prima volta dopo il master di Shangai; ad ogni rientro si aggiungerà una nuova ricaduta arrivando ad operarsi per altre 3 volte allo stesso ginocchio. Dopo una pausa di ben 2 anni ora sembrava arrivato il tanto atteso momento del rientro, ma a quanto pare il fisico lo ha tradito nuovamente mettendo la parola fine ad un calvario che durava ormai da troppo tempo.

Il tennis à cosi costretto a privarsi di un giocatore sublime e dalla potenza mai vista sul circuito professionistico. Del Potro era anche soprannominato “la torre di Tandil” (chiaro riferimento alla propria statura) , dotato di un servizio molto solido che lo rendeva uno dei migliori battitori del circuito nonchè di un dritto dalla potenza rara che si sprigionava soprattutto quando colpiva in “open stance”, ovvero colpendo di piatto la palla con petto parallelo alla rete gambe divaricate e piedi perpendicolari alla rete.

A mio onesto parere uno dei pochissimi giocatori in grado di impensierire e spesso battere i FAB FOUR (Federer, Nadal, Djokovic, Murray) che difficilmente potevano contrastare tutta quella potenza di fuoco quando l’argentino era in grado di esprimersi in piena forma.

Quindi caro Juan Martin non posso che augurarti tutta la fortuna del mondo per il tuo futuro, spero il destino possa ricompensarti di tutto ciò che ti ha tolto in questi anni.

GOOD LUCK!!!

 

 

 

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