La PTPA di Djokovic presenta una causa contro ATP, WTA e altri enti del tennis
La Professional Tennis Players Association (PTPA), sostenuta da Novak Djokovic e dall’investitore finanziario Bill Ackman, ha sporto una denuncia presso il Tribunale Federale di New York, nonché in Regno Unito e Unione Europea. Questo atto legale è stato ufficialmente presentato martedì ed è supportato da diversi giocatori tra cui Nick Kyrgios, Vasek Pospisil e Sorana Cirstea.
Accuse di pratiche commerciali scorrette
la causa accusa l’ATP, la WTA e la Federazione Internazionale tennis (ITF) di essere coinvolti in pratiche commerciali corruttive che limitano le possibilità dei giocatori di guadagnare denaro e compromettono le loro vite professionali. Ahmad Nassar, Direttore Esecutivo della PTPA, ha dichiarato che “il tennis è rotto” e ha sottolineato come dietro una facciata glamour si nasconda un sistema ingiusto che sfrutta il talento dei giocatori, reprime i loro guadagni e mette a rischio la loro salute.
“Abbiamo esaurito tutte le opzioni per riformare il sistema attraverso il dialogo,” ha aggiunto Nassar. “Le autorità ci hanno lasciato senza altra scelta se non quella di cercare responsabilità tramite i tribunali.”
I diritti dei giocatori sotto attacco
Nata nel 2019, la PTPA si impegna a garantire ai tennisti un maggiore controllo sulle proprie carriere, incluse opportunità di sponsorizzazione e guadagni extra-campo che ritengono siano ingiustamente limitati dalla partecipazione agli eventi ATP e WTA. inoltre, l’associazione sostiene che i premi monetari nei tornei debbano essere aumentati rispetto a quanto stabilito dalle regole vigenti delle organizzazioni governative.
La causa include anche l’International Tennis Integrity agency (ITIA), responsabile delle iniziative anti-doping e anti-corruzione nel mondo del tennis.La PTPA accusa queste istituzioni di operare come un cartello mettendo in atto restrizioni anti-competitivi draconiane ed abusive. tra queste sono comprese violazioni della privacy dei giocatori attraverso controlli antidoping casuali invasivi, ricerche intrusive sui telefoni cellulari degli atleti ed obblighi a firmare accordi arbitrali considerati illegali per qualsiasi controversia.
Cirstea, all’interno del comunicato stampa della PTPA, ha affermato: “I giocatori non possono permettersi il lusso di attendere indefinitamente cambiamenti significativi. Nonostante abbiamo ripetutamente espresso preoccupazioni senza ricevere risposte concrete… Le attuali condizioni—con programmi impegnativi,insicurezza finanziaria e supporto inadeguato—sono insostenibili.” ha poi concluso affermando che l’azione legale era necessaria per costringere alla responsabilità questi enti.
Punti chiave dalla denuncia
L’esigenza urgente di cambiamento nel sistema.
Il ricorso legale come ultima istanza dopo tentativi infruttuosi.
* Il sostegno unanime tra i membri della PTPA per miglioramenti significativi nelle condizioni lavorative.
parlando con alcuni media riguardo alla decisione della denuncia, Pospisil ha dichiarato: “Ci siamo sentiti senza alcuna alternativa dopo aver tentato direttamente con gli altri organismi… Non abbiamo creato questa associazione per non apportare reali cambiamenti; questo è sempre stato il nostro obiettivo.”
Al momento dell’annuncio della causa legale né l’ATP né altre federazioni hanno commentato ufficialmente.