Matteo Berrettini esce da Wimbledon dopo una sfida all’ultimo sangue contro Jannik Sinner. Il tennista italiano ha dimostrato di essere un avversario temibile, ma non è riuscito ad avere la meglio sul suo connazionale.
Berrettini è stato sconfitto solo da giocatori classificati al numero 1 o al numero 2 del ranking ATP. Nel 2019 è stato eliminato dal secondo classificato Roger Federer agli ottavi di finale, nel 2021 è stato sconfitto dal numero 1 Novak Djokovic in finale e l’anno scorso è uscito dal torneo al terzo turno per mano del numero 1 Carlos Alcaraz. Oggi è stata la volta del numero 1 Jannik Sinner.
Nonostante la qualità degli avversari che lo hanno sconfitto, Berrettini non ha trovato consolazione. Entrato nel torneo senza essere testa di serie e classificato al numero 59 del mondo, l’italiano ha avuto la sfortuna di affrontare un avversario di alto livello già al secondo turno, proprio come accaduto l’anno scorso quando ha incontrato Alcaraz al terzo turno.
Berrettini ha giocato una partita eccellente contro Sinner, ma è stato sconfitto con il punteggio di 7-6, 7-6, 2-6, 7-6 al Centre Court. Dopo la partita, l’italiano ha dichiarato: ”È sempre difficile essere positivi in momenti come questi. Penso di aver giocato una grande partita contro il numero 1 del mondo e ho avuto molte occasioni. Quello che devo trarre da questa partita è che il mio livello è lì, cosa che ho sempre creduto, ma finché non lo dimostri veramente, è difficile sentirlo, immagino”.
Berrettini è stato impressionante durante il match e è evidente che è uno dei migliori giocatori di erba al mondo, come dimostra il suo record di 41-11 su questa superficie. Tuttavia, la sconfitta brucia e la frustrazione di vedere gli anni migliori svanire a causa di sorteggi difficili e sconfitte ravvicinate non è stata facile per Berrettini.
La nota positiva è che finalmente Berrettini è in salute. Durante la partita non ha pensato agli infortuni o al suo corpo, ma solo al match. Alla fine è stata una questione di quante partite del genere ha giocato nell’ultimo anno. Berrettini si sente orgoglioso di sé stesso, ma allo stesso tempo è un po’ triste per il risultato.
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