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Australian Open – Barty propheta in patria

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Era una ragazza in missione, e la missione l’ha portata al compimento. Ashleigh Barty vince l’Open di casa, cosa che non accadeva ad una Aussie dal 1978 (nel maschile addirittura dal 1976), battendo l’americana Danielle Collins con il punteggio di 6-3, 7-6. Per la 25enne del Queensland è il terzo slam in carriera.

Dopo un percorso fino alla finale praticamente senza sbavature, il match della Barty sembra iniziare un po’ contratto. Subito una palla break da salvare. Sul 2-2 però l’australiana si accende, lasciando praticamente all’americana, che grazie all’accesso alla finale diventerà una top10, solo delle briciole. 6-3  da segnare come punteggio finale del set.

Nel secondo set, la Barty si inceppa. In tutto il torneo ha perso il servizio una sola volta, in questo frangente ben due volte soffrendo molto gli scambi lunghi. Il tabellone segna 5-1 Collins. La Barty però torna a fare la Barty ed impatta sul 5-5. Da quel momento, nessuna delle due osa rischiare e portano il set al tie-break. Da questo momento è un assolo della Barty. Set, match, Slam!