Una “prima-seconda giornata” al Tennis Club President di Parma dopo l’annullamento dell’intero programma di ieri causa maltempo.
Subito in campo un derby italiano tra Marco Cecchinato (wild card) e il qualificato Raul Brancaccio numero 336 al mondo. 6-3, 7-6 per il palermitano in un match con un primo set che ha visto subito Cecchinato portarsi in avanti, mentre il secondo set è stato molto più equilibrato.
Altro derbyssimo in campo tra Gianluca Mager e Lorenzo Musetti. Il diciannovenne carrarese parte lento e perde il primo set 6-3. Dopo una piccola pausa per pioggia, cambia totalmente e si porta a casa la partita vincendo 2° e 3° set 6-1, 6-2. Musetti agli ottavi troverà Yoshihito Nishioka che ha vinto in 2 ore nette di gioco (6-3, 3-6, 7-6) contro l’americano Sam Querrey.
Scontro generazionale tra il trentasettenne Andreas Seppi e il classe 2000 Sebastian Korda, figlio di Petr. L’altoatesino, al rientro in campo dopo più di 2 mesi, cede al giovane statunitense per 6-3, 6-4. Con questa vittoria, Korda si “regala” il match contro Lorenzo Sonego, favorito numero 1 del torneo.
L’altro italiano in campo, Salvatore Caruso, nel difficile match contro il più quotato Aljaz Bedene, esce sconfitto due set a zero. Parte male Salvatore subendo il break nel primo gioco. Non fa in tempo a riportarsi in parità sul 4-4, che lo sloveno si riporta in avanti e vince il set 6-4. Secondo set equilibratissimo, Caruso non riesce però a sfruttare palle break ed addirittura una palla set, si arriva al tiè-break. Equilibrio anche lì ma, palle set per entrambi ma è Bedene che si porta a casa il set e il match.
Negli altri match di giornata Richard Gasquest, testa di serie n°5, vince contro Daniel Altmaier 6-3,6-3, Norbert Gombos sconfigge il finlandese Emil Ruusuvouri in quasi 3 ore di gioco 6-7, 7-5, 6-3, esce di scena Gilles Simon che viene sconfitto dal qualificato Pedro Martinez 0-6, 4-6, il ceco Jiri Vesely batte lo statunitense Steve Johnson 7-6, 6-2.
Ultimo match di giornata quello tra Jaume Munar – Mikael Ymer. Vince in due set Munar 6-3, 7-6.
