Clamorosa espulsione per Lorenzo Musetti al torneo ATP 1000 di Toronto. Il tennista italiano, attualmente n.ro 62 al mondo, ha infranto il protocollo “Covid” del torneo canadese ed ha dovuto lasciare immediatamente il paese.
All’origine della decisione da parte degli organizzatori, una mancanza di attenzione da parte del diciannovenne tennista italiano e del suo allenatore.
Infatti, i giocatori impegnati nel torneo canadese devono usufruire di un servizio di delivery e consumare la cena in camera. Un problema tecnico con la carta di credito del giocatore ha impedito il pagamento ed obbligato il giocatore col suo tecnico ad uscire, prendere la la macchina per attraversare il parcheggio a pochi metri dall’hotel e ritirare fisicamente la cena, pagando senza nemmeno scendere dalla macchina. Al ritorno però Lorenzo Musetti è stato subito redarguito dagli organizzatori che gli hanno comunicato l’espulsione dal torneo: “Ci hanno detto che o facevamo 14 giorni di quarantena o dovevamo lasciare il Paese. E così domani partiamo direttamente per Cincinnati. Inutile dire che siamo molto delusi”. Queste le parole rilasciate dal tennista e dall’allenatore.
Dopo la delusione all’Olimpiade Tokyo (eliminato al primo turno), un’altra settimana avara di soddisfazioni per il tennista di Carrara.
Questa disavventura ci trasmette comunque un’idea delle difficoltà e delle rigidità che i tennisti devono gestire per poter partecipare regolarmente al circuito ATP. Nessuna critica agli organizzatori: solo con un approccio severo e formale si può garantire il bene comune, ovvero lo svolgimento dei tornei senza rischi eccessivi.