Recensioni Attrezzatura da Tennis
Recensione Wilson 2025 Edition Shift 99 V1
Quando prendo in mano la Wilson Shift V1 Session de Soirée [Roland-Garros 2025], la prima sensazione che mi arriva è un mix perfetto tra curiosità e sorpresa. L’aspetto notturno della racchetta, con il design “session de soirée”, colpisce subito: elegante, intrigante, ma è solo dopo le prime palle che capisco davvero di avere tra le mani qualcosa di nuovo.
Sensazioni
Appena scendo in campo, noto subito quanto sia facile manovrarla. Ha un bilanciamento che la rende molto reattiva: il peso non è mai invadente, ma anzi ti permette di swingare velocemente, perfetto per chi ama scambiare a ritmo alto e spingere da fondo campo senza paura di arrivare tardi sulla palla. La testa da 99 pollici quadrati crea un punto d’impatto generoso, che perdona anche qualche esecuzione meno precisa.
Sul diritto, la Shift V1 mi sorprende subito per la facilità con cui riesco a imprimere spin. Sembra quasi che la racchetta “inviti” la palla ad alzarsi e a rientrare in campo anche quando esagero con il braccio. Il pattern 16×20 regala quell’equilibrio perfetto tra controllo e accesso agli effetti. E la flessione del telaio, particolarmente accentuata in verticale, si sente davvero: la racchetta accompagna il movimento, la palla resta qualche istante in più sulle corde e riesco a variare profondità e rotazione con facilità.
Dal lato del rovescio, soprattutto in top, è divertente sentire la palla “agganciata” dalle corde, eppure non mi sento mai fuori controllo. È come se la racchetta fosse progettata per assecondare un gioco moderno, verticale, dove lo spin non è solo un vezzo ma una necessità tecnica. Anche in slice mantiene una traiettoria pulita, senza mai essere troppo secca.
Al servizio, la Shift V1 è una bella sorpresa. Sui servizi in kick, la palla schizza letteralmente via, costringendo chi sta dall’altra parte della rete ad adattarsi. Anche i servizi piatti risultano solidi e penetranti: la racchetta restituisce energia senza doverla “cercare” troppo. Dal punto di vista del comfort, la sensazione generale è di grande stabilità. Il telaio assorbe bene le vibrazioni, nonostante sia piuttosto rigido a livello torsionale, e anche dopo una sessione intensa il braccio resta fresco. Detto questo, la scelta delle corde fa la differenza: con una corda troppo rigida si perde un po’ di feeling, mentre con un multifilamento o un ibrido la sensazione migliora nettamente.
A rete, la maneggevolezza si sente, anche se la racchetta restituisce il meglio nei colpi dal fondo. La risposta sulle volée è buona, basta essere decisi e accompagnare la palla: con il tempo ci si abitua anche al “kick” particolare che offre questa struttura. Nei recuperi e nei colpi difensivi, la racchetta aiuta, dà sempre la sensazione di poter recuperare anche le palle più difficili.
Quello che mi ha davvero colpito della Shift V1 è come riesca a essere vivace, moderna, quasi “pimpante” nell’impatto, senza mai essere difficile. Non è la classica racchetta “per pochi”, ma è comunque pensata per chi cerca qualcosa di più del semplice colpo piatto. Se hai un gioco aggressivo, con swing ampi e ami prendere rischi per chiudere il punto o girare lo scambio con lo spin, questa racchetta è una compagna perfetta. Per chi invece gioca più piatto o cerca una sensazione super morbida, potrebbe volerci un piccolo periodo di adattamento, magari scegliendo una corda più elastica.
In sintesi, la Wilson Shift V1 Session de Soirée è una racchetta che ti spinge a giocare in modo moderno, creativo, senza paura di esagerare con lo spin. Permette di variare colpi, cercare profondità e angoli, mantenendo sempre un controllo eccellente. È una racchetta che trasmette sicurezza, divertimento e che – soprattutto – fa venire voglia di rimanere in campo più a lungo, per scoprire tutte le sue potenzialità.
Personalmente, la inserisco tra le migliori sorprese degli ultimi tempi: perfetta per chi vuole dare una svolta al proprio tennis e cerca una compagna affidabile, innovativa e, perché no, anche molto stilosa.
- Wilson Shift V1 - Racchetta da tennis da 99 l, con cordino, misura impugnatura 3,5 cm, con corda Sensation 16 Natural a tensione media
- La racchetta viene fornita con Sensation 16 Natural a tensione media; vantaggio del cambio: rotazione moderna e comfort; versione leggera: racchetta più maneggevole rispetto allo Shift 99 V2
- Wilson Shift V1 - Racchetta da tennis da 99 l, con cordino, misura impugnatura 0 - 10,2 cm, con Sensation 16 Natural a tensione media
- La racchetta viene fornita con Sensation 16 Natural a tensione media; vantaggio del cambio: rotazione moderna e comfort; versione leggera: racchetta più maneggevole rispetto allo Shift 99 V1
Specifiche Tecniche – Wilson Shift V1 Session de Soirée
-
Ovale: 99 pollici² (639 cm²)
-
Peso non incordata: 300 g (10.6 oz)
-
Peso incordata: circa 315 g
-
Bilanciamento: 31 cm (head-light, per favorire maneggevolezza e swing rapido)
-
Profilo: 23.5 mm costante
-
Schema corde: 16×20 (equilibrio tra spin e controllo)
-
Lunghezza: 68.6 cm (standard)
-
Rigidità: Flessione verticale accentuata (fino a 8 mm)
-
Materiale: 100% Grafite
-
Swingweight: intorno a 320
Raccomandazioni e setup corde
Per chi cerca un tocco più confortevole e un impatto meno secco, è consigliato un ibrido (poly/nylon) o un multifilamento di nuova generazione, con tensioni tra i 21 e i 23 kg. Con corde monofilamento rigide, la racchetta diventa ancora più “diretta” ma richiede maggiore attenzione se hai il braccio delicato.
A chi è consigliata?
La Shift V1 si rivolge a giocatori di livello intermedio e avanzato che amano giocare con rotazioni, senza però sacrificare la possibilità di variare e spingere in profondità. Ideale anche per chi ha già un buon timing sul colpo e vuole una racchetta che restituisca sensazioni moderne, energia e personalità.
Centenario de La Telefonata: Panatta e Bertolucci analizzano le Finals ATP
Sinner trionfa su de Minaur: terza finale alle ATP Finals in arrivo!
Sinner e Alcaraz: la rivalità che accende il Masters di Torino
